AI Poster Collection
Il poster AI / MEN è stato disegnato da Armando Milani e Paolo Benevelli per la mostra
“Perspectives on AI” dell’AGI Congress Basel 2024. Spazio espositivo Tank – Academy of Art and
Design Basel FHNW.
L’Alliance Graphique Internationale (AGI), l’associazione internazionale fondata nel 1952 che
riunisce i migliori grafici e designer mondiali, ha voluto portare, attraverso il loro lavoro, una
riflessione sul tema dell’Intelligenza Artificiale.
Viviamo in un mondo sempre più digitale, che ci permea e ci condiziona profondamente: stiamo
consideriamo le conseguenze che potrà avere sulla nostra vita futura e sui nostri valori etici?
Con i nostri poster sull’intelligenza artificiale, abbiamo voluto stimolare una riflessione su diversi
temi, come il rischio di perdere il controllo, l’importanza di trovare un giusto equilibrio tra uomo e
tecnologia, e come questa dovrebbe essere un mezzo al servizio dell’uomo.
L’umanità corre il rischio di diventare mero spettatore di un’era in cui l’AI potrebbe influenzare e
decidere delle nostre vite, delle nostre scelte e dei nostri destini.
Non possiamo permettere che il potere dell’intelligenza artificiale venga utilizzato a fini distorti, che
cada nelle mani di dittatori e di sistemi oppressivi. La storia ci ha dimostrato che la tecnologia è uno
strumento che può costruire mondi o distruggerli, a seconda di chi li manovra.
L’AI, pur basandosi su modelli di apprendimento automatico e algoritmi complessi, non conosce
l’amore, l’emozione, l’immaginazione e la creatività.
L’amore non può essere prodotto da una macchina, né è possibile pensare che essa possa indurre
o forzare le persone ad amare. Il vero pericolo è che l’AI possa essere impiegata per scopi
disumani. Dobbiamo lottare con ogni mezzo per impedire che ciò accada.
La libertà e la democrazia devono rimanere le basi dei nostri valori. Siamo noi gli unici artefici del
nostro destino.
Già cinquant’anni fa, Stanley Kubrick, con il suo film 2001: Odissea nello spazio, ci aveva avvertito
di questo pericolo, rappresentato dal robot HAL, che alla fine venne disattivato.
L’uomo deve restare sempre al centro: l’intelligenza artificiale deve rimanere un formidabile
strumento utile per realizzare i progetti più ambiziosi e straordinari.
In medicina, architettura, ingegneria e in tanti altri ambiti ha infatti reso possibile risultati che prima
sembravano impensabili.
Nell’arte e nel design, invece, ogni opera e progetto nascono da un dialogo profondo tra l’artista e la
sua esperienza. La vera creatività proviene da esperienze umane, emozioni e sensazioni uniche
che solo una mente preparata sa sfruttare per raggiungere la scintilla creativa.
L’AI, pur essendo un avanzato generatore di forme, non può vivere queste esperienze, non
conosce la fragilità, il dolore, l’amore e l’emozione.
L’arte è una forma di comunicazione profonda, un esperienza emotiva, piuttosto che un mero
esercizio di calcolo algoritmico.
L’AI può certamente aiutarci a migliorare, ma comporta anche il rischio di intrappolarci in logiche
predefinite: l’affidamento eccessivo può condurre a una sorta di delega della creatività, riducendo la
nostra abilità nei processi creativi.
Le linee di confine tra il controllo e la sottomissione si fanno sempre più indistinte e sfumate. La
vera sfida sarà quella di trovare un equilibrio: la tecnologia non deve sostituire l’uomo, ma deve
diventare uno strumento al servizio della sua espressione.
Design Armando Milani / Paolo Benevelli